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La storia di Lauri RAPALA

Nella metà degli anni trenta Lauri Rapala giovane boscaiolo abitante in una piccola casetta di legno lungo le rive del lago Paijanne deve cambiare lavoro a causa della depressione economica che non ha risparmiato nemmeno l'industria del legno. 
Lauri diventa così pescatore per necessità, tribolando e percorrendo ogni giorno non meno di 15 miglia a remi. 
Un giorno Lauri mentre si concedeva una piccola pausa sulle rive di un torrente si mise ad intagliare quasi senza accorgersene un piccolo ramo di abete, fortuna volle che una scheggia di quel legno cadesse in acqua e presa dal vortice della corrente venne aggredita all'improvviso da una grossa trota. 
Lauri che non era certamente una persona colta, ma comunque dotato di un intuito geniale capì al volo il significato dell'azione a cui aveva assistito. 
Era il 1936, un anno decisivo per l'avvenire di Lauri, per la sua famiglia, per tante altre famiglie finlandesi e per milioni di pescatori sportivi di ogni parte del mondo. 
Lauri iniziò una piccola produzione di piccoli pesciolini di legno che cominciarono a circolare tra un ristretto gruppo di amici, ma la seconda guerra mondiale bloccò il suo lavoro che però riprese subito terminata la guerra, convinto di riuscire a portare avanti il suo progetto. 
Partì così la prima produzione in serie e la commercializzazione prima sul territorio nazionale e poi in Europa e negli Stati Uniti; negli anni cinquanta i Rapala arrivarono in Europa mentre solamente nel 1962 si ebbe il boom negli U.S.A. grazie ad un articolo apparso sulla rivista Life ( in copertina c'era Marilyn Monroe ) che diede il via alla " febbre da Rapala ". 

Lauri Rapala è morto nel 1974 ma il suo nome è ormai entrato nella leggenda, ed è giusto che sia così. 
I suoi concittadini hanno eretto in sua memoria un monumento, per questo uomo che con il suo ingegno e la sua operosità ha portato tanto benessere ad una intera regione. 

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